Agricoltura sociale, il bando della Regione Lazio per favorire l'inclusione

I progetti possono essere presentati entro il 10 settembre 2024

Agricoltura sociale, il bando della Regione Lazio per favorire l'inclusione

È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio l’avviso pubblico finalizzato alla presentazione di progetti e iniziative per ampliare, rafforzare e sostenere, all’interno del territorio regionale, la crescita e lo sviluppo dell’agricoltura sociale, incrementandone le potenzialità inclusive e le risposte di servizio all’inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati.

Il bando è finanziato attraverso il Fondo Sociale Europeo con un investimento di 2 milioni di euro e ciascun progetto potrà avere un importo massimo di 300.000 euro. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 10 settembre 2024.

L’avviso prevede la costituzione e l’operatività di partenariati per la realizzazione di progetti di inclusione attiva a favore di soggetti svantaggiati, da realizzarsi all’interno di realtà diffuse nel territorio regionale ed operanti nel settore dell’agricoltura sociale. I progetti dovranno essere articolati obbligatoriamente in quattro fasi: presa in carico e progettazione personalizzata; laboratori di approfondimento; percorsi di inclusione socio-lavorativa; attività di coordinamento territoriale.

Possono presentare proposte Associazioni Temporanee di Scopo finalizzate all’inclusione socio-lavorativa; Enti del terzo settore; Cooperative sociali che esercitano attività agricole e che svolgono o hanno svolto attività di Agricoltura Sociale negli ultimi cinque anni; Imprenditore agricoli, organizzazioni professionali e associazioni di categoria delle filiere agricole.

Il bando è destinato giovani tra i 18 e i 29 anni in condizioni di disagio economico e sociale definito dai seguenti elementi: inoccupazione persistente, famiglie multiproblematiche, condizioni a rischio per uso stupefacenti e micro criminalità; persone prese in carico e censite dai servizi socio-sanitari con problemi di dipendenza da alcool e sostanza stupefacenti o psicotrope, da gioco d’azzardo patologico nonché di altre forme di dipendenze anche non legate a sostanze; persone dimesse da ospedali psichiatrico-giudiziari; persone in misura alternativa alla detenzione o in misura di sicurezza in carico agli Uffici di Esecuzione Penale Esterna; donne vittime di violenza prese in carico dalla rete antiviolenza e avviate verso percorsi di autonomia; disabili e persone con disagio psichico diagnosticato dalle strutture sanitarie pubbliche; migranti che godano dello stato richiedenti asilo o beneficiari di protezione internazionale.

Ciascuna proposta progettuale dovrà, nello specifico, coinvolgere un massimo di 20 soggetti destinatari, e dovrà avere una durata complessiva, per singolo destinatario, pari a 536 ore.

Foto dal sito: www.regione.lazio.it

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Agricoltura sociale, il bando della Regione Lazio per favorire l'inclusione