Fino a 20 milioni di euro per 4 grandi aree del Lazio (Alta Tuscia – Antica Città di Castro, Monti Reatini, Monti Simbruini e Valle del Comino) le cosiddette aree “interne” escluse dalla rete principale di Comuni o aggregati di comuni. Lo stanziamento dei fondi regionali, che si aggiunge a quelli già previsti dal Governo Gentiloni, è stato deciso dalla Giunta Zingaretti che ha approvato gli atti negoziali, che dovranno essere sottoscritti singolarmente con le aree interessate, per la governance della Strategia nazionale Aree interne. Si entra così nel vivo della Strategia nazionale Aree interne (SNAI) nella Regione Lazio con l’obiettivo di promuovere interventi di sviluppo locale in queste 4 aree e di dare risposte alle esigenze specifiche degli stessi. L’obiettivo è quello di invertire il trend demografico negativo di queste aree nel prossimo decennio attraverso una duplice azione: promozione del mercato e ripristino della cittadinanza.
“Abbiamo dimostrato con i fatti la nostra grande attenzione nei riguardi di alcuni Comuni della nostra regione – commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - e deciso di destinare fino a un massimo di 20 milioni di euro con il limite di partecipazione per ciascuna delle quattro aree individuate, pari a 5 milioni di euro. Questi importi saranno utilizzati per il finanziamento degli interventi previsti per lo sviluppo locale e per la copertura di quanto non risulti finanziabile con i fondi ministeriali. Da un lato si vuole stimolare lo sviluppo locale, intensivo ed estensivo, nei punti di forza di questi territori: agroalimentare, cultura e saper fare, turismo, energia, dall’altro si vuole riequilibrare l’offerta dei servizi essenziali di base: scuola, salute, mobilità e rete digitale”.
Gli interventi previsti nei tre servizi essenziali definiti dalla SNAI (sanità, trasporti e salute) troveranno copertura finanziaria, nell’ambito dei fondi ministeriali per le politiche ordinarie, stanziati con la Legge di Stabilità, per un importo pari a 3,74 milioni di euro per ciascuna area.
Le quattro aree del Lazio coinvolte dalla Strategia sono.
Area 1: ALTA TUSCIA – ANTICA CITTA’ DI CASTRO (Arlena di Castro, Canino, Capodimonte, Cellere, Farnese, Gradoli, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera, Marta, Montalto di Castro, Piansano, Tessennano, Tuscania, Valentano)
Area 2: MONTI REATINI (Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Ascrea, Belmonte in Sabina, Borbona, Borgorose, Borgo Velino, Castel di Tora, Cittareale, Collalto Sabino, Colle di Tora, Collegiove, Concerviano, Fiamignano, Leonessa, Longone Sabino, Marcetelli, Micigliano, Nespolo, Orvinio, Paganico Sabino, Pecorocchiano, Petrella Salto, Posta, Pozzaglia Sabina, Rocca Sinibalda, Turania, Varco Sabino)
Area 4: VALLE DEL COMINO (Acquafondata, Alvito, Atina, Belmonte Castello, Casalattico, Casalvieri, Colle San Magno, Gallinaro, Picinisco, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Sant’Elia Fiumerapido, Settefrati, Terelle, Vallerotonda, Vicalvi, Villa Latina, Viticuso).
La Valle di Comino è stata individuata quale area prototipo per l’attuazione della Strategia ed è stato dato l’avvio alla fase di progettazione nelle altre aree interne laziali. Allo stato attuale, la Regione Lazio ha approvato la Strategia d'Area Valle di Comino per la quale il passo successivo sarà la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro che vedrà l’immediato finanziamento dei progetti cantierabili.