Quel Monte Cacume che richiama sempre tante persone è un patrimonio di
questa Ciociaria, un volano del turismo che dovrebbe essere sfruttato
nel senso positivo del termine da tutto il territorio.
Ai suoi piedi, poi, Patrica è un fiore, un presepe, un luogo che
richiama a una magia medievale – e della terra – che ben si sposa con
il contesto replicas relojes arboreo e verde del paese lepino, con cui sarebbe
d'obbligo in virtù della promozione del patrimonio succitato creare
una rete sinergica capace di forte propulsione.
La sua forma puntuta, il profilo che svetta all’orizzonte a ergersi,
nonostante i suoi pochi 1050 metri, al di sopra delle nostre teste e a
far da spartiacque con il mare, da sempre rappresenta un invito
all’ascesa, a salire, al cammino per giungere sulla sommità, là dove
un tempo v’era un castrum e oggi una chiesa e una croce tanto grande
che anche lei la si può vedere ovunque.
Per questo, forse, ogni qual volta ViviCiociaria e Itinarrando
propongano escursioni lungo il sentiero che porta alla vetta di
Cacume, il risultato è assicurato, con tanti camminatori in fila per
vivere l’esperienza dell’ascensione lenta sul simbolo di un territorio
intero.
2 agosto, quello appena passato. Fatica, sì. Caldo, molto in questo
agosto luciferino dalle temperature estreme, in cui nemmeno la notte è
riuscita nell'intento di dar sollievo, non il vento di vetta ha
spezzato l’afa e la calura costante e continua.
Sessanta il numero dei partecipanti, soci dell’Associazione, che passo
dopo passo han portato le proprie luci frontali al cospetto della
chiesa che inerpicata sul monte svetta su tutta la Valle del Sacco, la
quale quando celata dalla notte e imbellettata dalle luci nasconde i
propri sfaceli, il profilo corroso dalla mano dell’uomo.
E poi cosa dire ancora dell’accoglienza presso il rifugio? Un’altra
pagina importante scritta del legame tra la nostra associazione e la
comunità di Patrica, un affetto fin da subito corrisposto e forte che
ci ha portato più e più volte all’ombra del Palazzo Spezza.
Ancora una volta, a costo di sembrare ridondanti, un ringraziamento ad
Angelo Gatti, vice sindaco di Patrica e a tutto lo staff che ha
operato all’interno del rifugio per garantire, nella notte di Cacume,
il meglio dell’accoglienza ai camminatori.
“Vassi in Sanleo e discendesi in Noli, / montasi su in Bismantova e ‘n
Caccume / con esso i piè; ma qui convien ch’om voli”.